lunedì 27 febbraio ore 10.30
regia Francesco Prudente
con Angelo Rizzo, Chiara Matera e Francesco Prudente
Ass. Cult Albali Teatro
C’era una volta il Drago Argone che viveva in solitudine e tristezza perché non esistevano altri draghi come lui. Quando usciva dal suo rifugio per cercare compagnia veniva preso di mira dai cavalieri dei regni vicini: era visto da tutti come una minaccia, ma senza motivo! Infatti era docile e desiderava degli amici per non essere più solo. Ma il compito era arduo, perché lui era diverso dagli altri. Non lontano dal suo nascondiglio, si ergeva il castello di GiostraMor, il regno del Re Calipto che discendeva dalla dinastia dei Robitur. Lo stemma della loro casata era un cavaliere in sella ad un fiammante drago.
Il Re era pacifico: governava in armonia e trascorreva il tempo libero a parlare del suo giardino a cui era molto affezionato. Il regno viveva in pace e l’unico compito svolto dai cavalieri era quello di allenarsi. Proprio tra questi un intruso, o meglio, un’ intrusa, si allenava caparbiamente: la Principessa Ginevra. Anche Ginevra si sentiva diversa dalle altre ragazze: aveva una vera passione per il combattimento e non si interessava affatto alle attività delle coetanee, come il ricamo o la cucina. Di nascosto dal padre, che la voleva signorile e di buone maniere, si allenava travestendosi da maschio per non farsi riconoscere.
Un giorno, però, egli la scoprì e andò su tutte le furie. Ginevra non ne voleva sapere: voleva diventare Prima Cavaliere Donna del Regno per difenderlo meglio una volta diventata Regina. Il Re, infuriato, la rinchiuse nelle sue stanze per farle cambiare idea. Nella notte, il castello venne attaccato dai Fetentur, abitanti del regno rivale, che in passato avevano estinto i draghi perché rendevano il regno di GiostraMor invincibile. Ginevra, unendo tante lenzuola, riuscì a calare una fune e a fuggire dal castello, mettendosi in salvo verso la montagna rocciosa e rifugiandosi in una grotta. Proprio qui incontrò Argone. All’inizio entrambi si spaventarono per l’aspetto inconsueto che avevano, lui di drago e lei di principessa travestita da cavaliere e coperta di fuliggine, ma provarono a conoscersi. Presto l’atmosfera divenne amichevole e Ginevra raccontò di far parte della dinastia dei Robitur che erano stati attaccati dai Fetentur. Argone, ricordando l’ amicizia che aveva legato i draghi ai Robitur, ivenne cattivissimo e, imbestialito, sputò una lingua di fuoco verso l’entrata della grotta illuminando a giorno la notte. In quel momento a Ginevra venne un’idea e disse: “Se mi aiuti a liberare il regno come facevano i tuoi avi, avrai per sempre un’amica e un posto dove sentirti a casa: il castello di GiostraMor”. Così, dopo aver caricato sulle spalle la giovane principessa ed essersi alzato in volo, Argone andò a liberare il regno di Robitur i cui abitanti, da quel momento, divennero per sempre suoi amici.
BIGLIETTI
ragazzi 6,00 euro
cortesia 2,00 euro
info e prenotazioni 06/ 2010579
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